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DANIELE CUDINI / artista

Vi avvicinate ancora, ondeggianti figure…’’.Questa citazione che segna la dedica del ‘’Faust’’ di Goethe, sembra descrivere perfettamente il significato dell’opera di Daniele Cudini e del suo mondo popolato da personaggi e luoghi singolari. È un caos di diverse realtà e presenze, fantasmi o persone realmente esistenti, descritti come chimere o eroi tragici; i personaggi delle sue opere s’impongono in un mondo le cui parti continuano sempre di più a staccarsi le une dalle altre e ad andare alla deriva ed in cui si fondono frammenti dei campi più disparati, formando così un intreccio, spesso assurdo, di relazioni complesse. Con una sorprendente sensibilità e con amore per il dettaglio oscuro e stravagante l’artista delinea la grande varietà delle passioni della vita....(Stefanie Kreuzer) Tra gli eventi più significativi della sua attività espositiva citiamo: La personale presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara dal titolo "Paesaggi Resistenti".L’esposizione presso la Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma, dal titolo "Giappone Italia nuove generazioni", curata da Marcella Cossu . La personale dal titolo "Inspira Trattieni Respira " , presso la ''No Code Gallery'' di Bologna e Madrid.L'installazione presso la ''Grenaaway Gallery'' di Adelaide (Australia). Nel 2003 Umberto Eco lo invita all’apertura del nuovo anno accademico, curando una sua personale dal titolo "Interiors", presso L’Istituto Superiore di Scienze Umanistiche di Bologna, inoltre "Galapagos'' e ''Go New York" curate da Vittoria Coen, presso la Galleria Marabini di Bologna.Si trasferisce in Germania e collabora con l'artista Daniel Gonzalez presso la ''The Visual Arts Area Cross Out Project'' di Berlino. La collettiva presso il ''NAK'', Neuer Aachener Kunstverein, di Aachen (Germania), le personali dal titolo "Go New York", Musei di Stato di San Marino."New Classic", presso la '''Galleria Betta Frigeri'' di Modena. La personale ''Dolce Vita'', alla '' Felix Ringel Gallery'' di Dusseldorf. Dal 2009 lavora con la ''Felix Ringel Gallery'' di Dusseldorf e presenta edito da Damiani, il libro "Umanità Intensiva", con testi di Vittoria Coen e Stefanie Kreuzer.Nel 2010"Le Bandiere Della Fortuna", Festival Della Filosofia Carpi a cura di Luca Panaro.Nel 2012"ColdPlay tour", Felix Ringel Gallery Pechin."La Collezione Del Colonnello Vincente Del Bianco" Casino di Caccia Campofilone (FM) Italy
Nello stesso anno fonda l'associazione culturale Terminal Art Project che si occupa della promozione di arte contemporanea e del recupero di luoghi e architetture inutilizzate attraverso operazioni artistiche. Nel 2013 il primo evento espositivo Terminal Art Project , all’interno di un luogo abbandonato costruito per la mobilità urbana e recuperato come spazio per l'arte contemporanea.
Nel 2014 è direttore artistico e curatore della seconda edizione del Terminal Art Project. In mostra opere di: Terminal Art Project / Elisabetta Terragni / Martina Sauter / Maik Und Dirk Löbbert.
Nel 2015  la personale "Disordine Scientifico" presso il centro congressi chiesa di San Martino  Stripe Art Festival Fermo.
Le sue opere fanno parte di collezioni nazionali e internazionali di arte Contemporanea Museali e Private.


FRANCESCO MUSATI / fotografo

Dietro l’obiettivo da quasi 25 anni, Francesco Musati esprime nei suoi scatti uno stile contemporaneo, peculiare e dal ricercato senso estetico.
Nel 1988 allestisce a Roma presso gli spazi della Romaster la sua prima personale “REPORTAGE INDUSTRIALE”.
Segue poi la mostra realizzata a Fermo nell’Agosto dell’89 dal titolo “PROFESSIONE BUGIARDO IMMAGINI DI MODA, BEAUTY, STILL LIFE” tenutasi a Palazzo Dei Priori.
La stessa è stata esposta poi a Napoli nella GALLERIA PRINCIPE DI NAPOLI, dal Dicembre dell’89 al Gennaio ‘90.
Seguono collaborazioni con la CURCIO EDITORE e CEDIS.
Nel 1993 inizia la collaborazione nell’ambito del fashion con la FORNARI SPA contribuendo attivamente alla creazione dell’agenzia pubblicitaria interna ed in esclusiva fotografa tutte le campagne ADV.
Alla fine degli anni ‘90 è Art Director di SNI:Z, free magazine distribuito in 40,000 copie contraddistinto dall’assoluta libertà espressiva, punto di riferimento di aggregazione per giovani creativi.
Il 1999 segna il connubio artistico con la fotografa Valentina Aimone, ed insieme curano in esclusiva, ideazione, progettazione e realizzazione delle campagne ADV dei marchi: FORNARINA, FORNARINA GIRL, NOSE, BARLEYCORN e HVANA pubblicate nei più importanti magazine internazionali di moda come VOGUE, GLAMOUR, ELLE, VANITY FAIR, I-D, NYLON.
Fotografano star internazionali come le attrici Lindsay Lohan ed Hilary Swank, l’italiana Martina Stella, top Model come Natasha Poly, Ana Beatriz Barros, Rianne Tenhaken, Candice Swanepoel e Kemp Muhl.
Collaborano con professionisti della grafica come Dylan Cole e Rinzen.
Dal sodalizio professionale prendono forma collaborazioni parallele con brand come AETHRA, MANUFACTURE D’ESSAY e LUXOTTICA per il brand VOGUE.
Ritratti femminili dinamici, aerei oppure incorniciati da landscape suggestivi come il Rosslyn Hotel o il Sunset Bouleverd di Los Angeles esprimono una visione del mondo autentica e peculiare, grazie anche alla curiosità ed alla crescente voglia di sperimentare.
Nel 2008 partecipa come docente al workshop “SCATTI DI MODA” voluto dalla Provincia di Ascoli Piceno nell’ambito della rassegna RESIDENZE CREATIVE.
La selezione dei migliori scatti e di inediti del duo Musati&Aimone sono pubblicati nel libro “FRANCESCO MUSATI+VALENTINA AIMONE, ROCKING FORNARINA” edito da Damiani nel 2012.

CINZIA VIOLONI / designer

Cinzia Violoni è un personaggio di pura finzione, nata probabilmente come una secrezione della ghiandola pineale di John Waters,non è che un trasmettitore di impulsi, di stimoli, di immagini.
Come ogni artista è impegnata a ‘’riorganizzare’’ la realtà così colleziona frammenti d’ immagini provenienti da ogni luogo e li colloca in contesti nuovi e inaspettati:ricrea il mondo a partire dal mondo.
I temi ed i colori ricordano quelli di La Chapelle (particolarmente la serie ‘’Kamera-Sutra’’) ma nel lavoro di Cinzia, oltre all’ossesione per l’immagine c’è quella dell’oggetto.
Proprio ‘’l’oggettualità delle immagini’’ è alla base della sua espressione artistica.
Offuscare e distorcere i normali effetti associativi degli oggetti e dello spazio, spogliandoli di ogni significato consueto e di ogni funzione simbolica, costringendoli a depositarsi in quella regione altamente misteriosa che si trova tra la cornea ed il cervello.
Di qui manipolati a proprio piacimento, gli oggetti si tramutano in pura immagine che verrà stampata a sua volta su un puro oggetto.
Dunque oggetti trasformati in un bazaar retinale e tornati oggetti che ‘’non sono’’, ma che ‘’potrebbero essere’’ in una ‘’colonia extramondo’’.
Il suo stile ironico ed innovativo la portano a collaborare con personaggi come Elio Fiorucci, artisti come Manuel Ocampo e marchi come la Mattel e la Fornarina.
Le sue collezioni sono state esposte in mostre di design, set cinematografici e gallerie.

 
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